Revisione della legge sulla pianificazione del territorio LPT2
L’Iniziativa paesaggio è in gran parte soddisfatta del progetto della CAPTE-N
La Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha parzialmente trattato gli aspetti della costruzione all’esterno delle zone edificabili nell’ambito della revisione della legge sulla pianificazione del territorio. Da una prima valutazione dei miglioramenti proposti, il comitato dell’Iniziativa paesaggio è soddisfatto, in particolare del fatto che la prima parte dell’obiettivo di stabilizzazione sia stata approvata. Teme tuttavia che appaiano nuove eccezioni alla costruzione all’esterno delle zone edificabili, nel caso in cui il Consiglio nazionale decida di seguire il Consiglio degli Stati invece della propria Commissione.
La proposta della Commissione prevede di stabilizzare la quantità di costruzioni nella zona non edificabile. Questo obiettivo intende evitare che il numero delle costruzioni e la cementificazione del suolo all’esterno della zona edificabile continuino ad aumentare salvo alcune eccezioni. La CAPTE-N riprende quindi una delle principali esigenze dell’Iniziativa paesaggio in forma attenuata. Rimane da trattare un aspetto decisivo per poter raggiungere tale obiettivo: la sua esecuzione per mezzo dei piani direttori cantonali.
«Rispetto alla versione del Consiglio degli Stati, la proposta della Commissione del Consiglio nazionale è un chiaro miglioramento – per quanto ne possiamo dedurre finora. Se le proposte della maggioranza della Commissione vengono approvate nella votazione finale, vi sarà una reale opportunità di migliorare davvero le basi legali a favore del paesaggio, la tutela delle terre coltive, il patrimonio architettonico e la biodiversità. L’obiettivo della stabilizzazione verrebbe però aggirato se la seduta plenaria dovesse – via proposte di minoranza – approvare ulteriori eccezioni alla separazione tra zona edificabile e zona non edificabile, nella misura in cui sono state approvate dal Consiglio degli Stati nel giugno del 2022.», ritiene Elena Strozzi, responsabile dell’organizzazione promotrice dell’Iniziativa paesaggio.
L’obiettivo di stabilizzazione è decisivo per la tutela del paesaggio e della biodiversità; ogni indebolimento di questo obiettivo significa anche più traffico e più effetti di cesura che minacciano la fauna.
L’obiettivo di stabilizzazione non va messo in pericolo da eccezioni
A differenza del Consiglio degli Stati, la CAPTE-N ha eliminato la disposizione poco chiara dell’art. 8c 1bis, ponendo così dei limiti alla conversione degli edifici agricoli. Nella consultazione, ciò è stato richiesto da un solo cantone e l’idea contraddice gli obiettivi dell’Iniziativa sulle abitazioni secondarie, approvata nel 2012.
Nonostante questo miglioramento, l’approccio territoriale permette ai cantoni di delimitare zone speciali all’esterno della zona edificabile che dovrebbero invece essere situati nelle regolari zone edificabili. La Commissione intende ora limitare queste zone alle zone di montagna. L’Iniziativa paesaggio chiede al Consiglio nazionale di respingere le domande che creano nuove scappatoie legali. Ne fanno parte in particolare la richiesta di poter trasformare gli edifici agricoli in disuso in abitazioni. L’Iniziativa paesaggio è scettica nei confronti dell’eccezione all’art. 24c, a favore delle trasformazioni degli edifici agricoli senza proposte di compensazione, approvata da una scarsa maggioranza, ed esaminerà in modo critico l’esatta formulazione del suddetto articolo.
Soddisfacente è la decisione di formulare in modo più restrittivo la proposta di premi alla demolizione nel caso di nuove costruzioni sostitutive.
Un compromesso valido della CAPTE-N
«Il Parlamento deve proteggere meglio il paesaggio, la biodiversità e il patrimonio architettonico. La perdita delle terre coltive e la cementificazione in sordina vanno fermate», sostiene Strozzi. L’Iniziativa paesaggio tiene conto di questo obiettivo. Il Comitato d’iniziativa seguirà quindi con attenzione il dibattito in seno al Consiglio nazionale, prima di decidere di un eventuale ritiro dell’iniziativa. «Chiediamo che la politica dia chiare direttive. La tutela delle risorse naturali concerne tutti ed è una questione di identità svizzera: non è importante solo per la natura, bensì anche per il nostro benessere. Dobbiamo reagire oggi se vogliamo conservare il nostro spazio ricreativo per le generazioni future», completa Strozzi.
Se il Consiglio nazionale approva senza stralci il progetto della propria Commissione – quale lo conosciamo oggi –, avremo un valido compromesso atto a raggiungere gli obiettivi dell’Iniziativa paesaggio.
Contatti:
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Pro Natura: Stella Jegher, responsabile settore politica e internazionale, membro della direzione, tel. 079 411 35 49
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Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio: Raimund Rodewald, direttore, tel. 079 133 16 39
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Responsabile della campagna Iniziativa paesaggio: Elena Strozzi, tel. 079 555 33 79
L’iniziativa paesaggio è stata consegnata ufficialmente in data 8 settembre 2020 ed è sostenuta da un’associazione promotrice formata da sei organizzazioni. L’obiettivo dell’iniziativa consiste a frenare la cementificazione dei paesaggi e l’allarmante perdita delle migliori terre coltive. In Svizzera le costruzioni realizzate fuori zona edificabile corrispondono ormai al 40% delle superfici edificate. Ogni anno appaiono oltre 2000 nuovi edifici in zona non edificabile, comprese le infrastrutture stradali per collegare queste località isolate. Tale sviluppo va frenato e il principio di separazione tra zona edificabile e non edificabile va rispettato.