Costruzioni all’esterno delle zone edificabili: occorre una rigorosa applicazione degli obiettivi di stabilizzazione
Basilea/Berna/Zurigo, 1.10.2024 – Nell’ordinanza vanno promulgate regole chiare e rigorose alla costruzione all’esterno delle zone edificabili. Nell’ambito della consultazione, le organizzazioni di sostegno e partner dell’Iniziativa paesaggio, ormai ritirata, ricordano di rispettare i principi della pianificazione del territorio, di limitare maggiormente le costruzioni all’esterno delle zone edificabili e di consolidare la tutela del paesaggio, della biodiversità e del patrimonio edilizio.
Il 9 ottobre giunge a termine la consultazione circa l’Ordinanza sulla pianificazione del territorio (OPT), che regola l’esecuzione della 2° revisione parziale della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2) nell’ambito delle costruzioni all’esterno delle zone edificabili.
Le organizzazioni di sostegno dell’Iniziativa paesaggio ricordano che avevano accettato di ritirare l’iniziativa nell’ambito di un compromesso, poiché la LPT 2 approvata nel settembre del 2023 comprendeva i loro principi atti a tutelare il paesaggio dalla cementificazione, per mezzo di alcuni obiettivi di stabilizzazione. Perciò esigono un rigoroso rispetto del principio costituzionale della separazione tra zone edificabili e zone non edificabili.
La legge richiede di stabilizzare il numero di edifici e le superfici impermeabilizzate all’esterno delle zone edificabili. Il progetto di ordinanza ammette un aumento dell’1 % del numero di edifici e delle superfici impermeabilizzate. Ciò significa che per molti anni ancora saranno costruite migliaia di nuovi edifici fuori delle zone edificabili, senza nessuna misura compensativa. Perciò le organizzazioni richiedono una chiara limitazione allo 0.5 per cento al massimo.
Esigono inoltre che l’ordinanza limiti maggiormente la trasformazione e l’ampliamento di ristoranti e alberghi situati fuori delle zone edificabili e che stabilisca regole chiare per il loro collegamento, nel rispetto del principio di separazione.
Il progetto di ordinanza si dà la pena di applicare la legge e le sue numerose eccezioni per mezzo di soluzioni pragmatiche. Molti interrogativi restano tuttavia senza risposta, ad esempio circa l’organizzazione e il finanziamento dei premi alla demolizione e la loro esecuzione nei cantoni.
Le organizzazioni di sostegno dell’Iniziativa paesaggio e le loro organizzazioni partner si esprimono circa questi e altri aspetti critici dell’ordinanza. In questo modo desiderano impedire la crescita selvaggia di costruzioni fuori delle zone edificabili e garantire che la pianificazione del territorio migliori la situazione complessiva a favore della natura, del paesaggio, della biodiversità, del clima, della struttura degli insediamenti e del patrimonio architettonico.
Ulteriori informazioni:
Coordinatrice «Iniziativa paesaggio – Messa in opera della LPT 2»: Elena Strozzi, Pro Natura, elena.strozzi@pronatura.ch, tel. 079 555 33 79
Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio: Raimund Rodewald, direttore, tel. 079 133 16 39
Links:
Link: Consultazione circa Ordinanza sulla pianificazione del territorio (OPT)
Link sulla presa di posizione sulla revisione dell’Ordinanza sulla pianificazione territoriale (in tedesco o in francese)
In Svizzera le costruzioni nella zona non edificabile coprono quasi il 40% delle superfici edificate. Negli ultimi quattro anni sono apparsi 23’000 nuovi edifici all’esterno delle zone edificabili. L’Iniziativa paesaggio è stata consegnata nel 2020 con l’obiettivo di tutelare il paesaggio e le terre coltive dall’esuberanza delle costruzioni all’esterno delle zone edificabili. La LPT2 è servita da controprogetto indiretto all’iniziativa. È stata approvata all’unanimità il 29 settembre 2023. Di conseguenza è avvenuto il ritiro condizionato dell’Iniziativa paesaggio.